Spesso e volentieri, nel corso degli ultimi anni, si sente parlare di pompe di superficie in vari ambiti industriali. Questi mezzi, infatti, hanno uno scopo decisamente importante, ovvero quello di effettuare il pompaggio di acque chiare, ma anche il trattamento di acque reflue oppure cariche.
Come si può facilmente intuire, in commercio ci sono davvero tantissimi modelli di pompe di superficie, in modo particolare è rilevante la differenza tra monostadio e multistadio. La principale funzione di una pompa è, come si può facilmente intuire, quella di aspirare e poi scaricare quanto è stato raccolto. In riferimento all’acqua di un pozzo, ma anche per quanto riguarda l’irrigazione di uno spazio verde piuttosto che per svuotare l’acqua presente in una piscina, la cosa migliore da fare è dotarsi di una pompa di superfici di qualità, come quelle di Viesse Pompe.
Gli utilizzi maggiormente diffusi
Una pompa di superficie è in grado di prelevare l’acqua da un punto denominato A, per poi scaricarla in un altro punto chiamato B. il primo punto può corrispondere, giusto per fare un esempio, a un fiume. Invece, il punto B è rappresentato da un giardino piuttosto che da un tombino, una fogna oppure un tubo per l’irrigazione.
La pompa di superficie si caratterizza anche per poter far funzionare diversi elettrodomestici, tra cui troviamo pure la lavatrice oppure la lavastoviglie. Non dobbiamo dimenticare come il principale impiego sia quello legato all’aspirazione delle acque chiare, ma qualche modello consente anche di effettuare il pompaggio delle acque cariche, senza dimenticare quelli che consentono di pompare dei liquidi viscosi oppure ad elevata temperatura.
Le pompe di superficie da usare per i pozzi
Si tratta di un modello che viene scelto, nella maggior parte dei casi, per il pompaggio dell’acqua a partire da un pozzo, con l’intento di annaffiare il proprio spazio verde. C’è da mettere in evidenza un aspetto ben preciso, ovvero che il tetto massimo di profondità a cui si può spingere questo strumento, per quanto concerne l’aspirazione, si aggira intorno agli otto metri. Nel caso in cui dovesse essere necessario scendere a una profondità ancora maggiore, allora si deve per forza di cose puntare su una pompa sommersa.
Per fare in modo che un impianto di irrigazione funzioni sempre nel migliore di modi, ci sono alcuni validi consigli da seguire. Ad esempio, il primo passo è sempre quello di capire con la dovuta attenzione la prevalenza, così come la pressione di mandata. Le pompe per i pozzi, in gran parte dei casi, corrispondono a delle pompe di superficie per il trattamento delle acque chiare, dotate di granulometria di livello inferiore rispetto a 5 mm.
Discorso diverso, invece, per le pompe per stagni e corsi d’acqua. Infatti, nel caso dei corsi d’acqua in modo particolare, è la normativa di settore che si deve seguire in modo decisamente scrupoloso. Prima di comprare qualsiasi pompa o svolgere lavori di ogni sorta, la cosa migliore da fare è sempre quella di informarsi il più possibile sulla soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Come avviene per il pompaggio delle acque di pozzi, bisogna mettere in evidenza come la pressione di mandata, al pari della prevalenza: sono questi due i parametri da valutare con la massima attenzione. Un altro suggerimento molto utile da seguire è quello che riguarda il filtro d’aspirazione. È sempre meglio verificare che, dopo il primo impiego, non vada a toccare il fondo. Questo tipo di pompe, quindi, è adatto soprattutto all’uso per il trattamento delle acque chiare.
Da notare, invece, le pompe dedicate al riutilizzo dell’acqua piovana, siano dei sistemi adatti a semplificare e a rendere più efficace il lavoro di irrigazione dell’orto. Il tubo con cui si aspira è completamente inserito all’interno del serbatoio, di notevoli dimensioni, che può essere sotto terra oppure esterno.